Esposizioni 2010 - 2013

2013

small & LARGE

small & LARGE – 16/29 gennaio 2013 – Vibe Gallery - Londra


Artisti: Renato Bettoni, Francesca Bianchi, Martina Buzio,  Linda D’arrigo, Giorgio Fersini, Maria Elena Giannobile,  Francesco Granelli, Maria Carla Mancinelli, Cristina Messora, Nicola Morea,  Cinzia Munari, Elisabetta Pogliani, Saro Puma, Angela Scappaticci, Scegle, Diana Sodano.

Curatrice: Marina Zatta

Collaboratrice: Anna Di Matteo


La Vibe Gallery e' una galleria d'arte collocata all'interno di una Ex Fabbrica di Biscotti trasformata in un business complex, nella zona di Bermondsey,  nei pressi di London Bridge.

In questo spazio si svolge dal 16 al 29 gennaio l’Italian Art Festival, curato da Nadia Spita per l’organizzazione Art Caffè London. E’ nell’ambito di questo evento che si inserisce la mostra small & LARGE realizzata da Soqquadro e curata da Marina Zatta.

Nel tipo di società di massa in cui viviamo si è assorbiti da una velocità che spesso confonde e richiede emozioni sempre più immediate, facendo perdere la capacità di fermarsi ad osservare e comprendere la vera natura delle dimensioni di un’opera. La mostra fa luce su questo argomento ricordando che la dimensione di un’opera corrisponde ad una scelta motivata e consapevole dell’artista, spostando l’attenzione su un valore qualitativo del formato più che quantitativo, che  non di rado è indicativo di specifiche realtà e contesti storici, oltre di esigenze espressive dell’artista.

Non è un caso che l’Espressionismo Astratto con i suoi giganti formati sia sbocciato nell’America del secondo dopoguerra, così come non è detto che la magia di un’opera debba essere legata ad un grande formato: pensiamo alla Gioconda di Leonardo Da Vinci, dove la profonda e misteriosa enigmaticità del superbo dipinto si esprime nell’altrettanto misteriosa intimità di un formato modesto. Gli artisti rifletteranno attraverso la loro personale creatività e faranno riflettere sull’argomento, mettendosi alla prova con due diversi tipi di formato: small e Large.

micro & Macro

micro & MACRO – 2/14 febbraio 2013 – Caffè Letterario – Roma


Artisti: Emiliano Africano, Reanato Bettoni, Alessio Calega, Nino Caltabiano, Luigi Cipollone, Linda D'Arrigo, Mario Esposito, Gabriele Ferramola, Claudia Gaiotto, Fulvio Galeota, Francesco Granelli, Marilena La Mantia, Paolo Loli, Umberto Malatesta, Ferdinando Marzano, Federica Marzoli, Giulio Cesare Matusali, Andrea Mercedes Melocco, Cinzia Munari, Marisa Muzi, Fausto Parisi, Gisella Pasquali, Luigi Rodio, Alessandra Roselli, Francesco Samà, Scegle, Paolo Schifano, Diana Sodano, Amedeo Tremigliozzi, Marco Vagnini, Mirta Vignatti, Silvio Zuccarello


Curatrici: Pamela Cento, Sonia Mazzoli, Marina Zatta

Testo critico: Carla Melandri


La mostra esplora il ruolo giocato dalla dimensione spaziale nella creazione artistica. Che cosa sarebbe la Gioconda se fosse enorme? E i quadri di Pollock se fossero minuscoli? La dimensione dell’opera è uno dei fattori importanti nella concezione narrativa dell’opera d’arte.

Nessuno potrebbe innamorarsi di Raskolnikov se Delitto e Castigo fosse un libello di poche pagine e, allo stesso modo, la dolcezza minimalista ed eterea di un Haiku sarebbe nulla se si trattasse di un’opera in due volumi. Le opere programmatiche della modernità, poi, si sono sempre fondate sulle loro dimensioni: Il Quarto Stato, ad esempio, ha la grandezza di un’idea rivoluzionaria che avanza, quasi a dimensione reale, a sconvolgere la quieta esistenza borghese degli osservatori; Le Demoiselle d’Avignon, invece, con la loro vastità proclamano con impertinenza e a gran voce il loro ruolo di passaggio dall’antico al moderno; le opere di Pollock sono grandi come il mondo che vi si nasconde dentro; le ultime ninfee di Monet non sono ninfee, ma disegni di una immensità vaga e indefinita. D’altro canto Impression, soleil levant di Monet o il Blaue Reiter di Kandinsky, nella loro piccolezza fisica, racchiudono una carica creativa e rivoluzionaria di violenta tensione deformante, che li ha portati a sconvolgere tutti i canoni precostituiti di pittura dando vita- e nome- ai rispettivi movimenti artistici. Guernica è di una dimensione direttamente proporzionale all’orrore che denuncia, uno spazio immenso in cui l’esplosione è portata dentro la forma, ripetendola all’infinito sulla tela. Ma succede a volte che infinitamente piccolo e infinitamente grande si possano incontrare in opere come La Grand-Jatte di Seurat i cui i puntini, rappresentanti di un infinito microscopico, si uniscono a creare un universo iconografico macroscopico. Micro e macro come dichiarazioni di poetica, dunque, come politica, come rivoluzione, come due componenti dello stesso universo.

Colori, Materie, Segni

Colori, Materie, Segni. –9/25 Maggio2013 – Spazio Arte Castello - Torino

Artisti: Tamara Adani, Ariela Böhm, Vittoria Borrelli, Liliana Cavigioli, Linda D’Arrigo, Vincenzo Del Duca,  Milena Demartino Fabrizio Falchetto, Giovanni Firrincieli, Elena Furlanetto, Maria Elena Giannobile, Maria Carla Mancinelli, Fiorella Manzini, Giovanni Mangiacapra, Saro Puma, Antonio Tanzi.

Curatrici Maria Luisa Alberico e Marina Zatta.

Soqquadro propone con Colori, Materie, Segni, una mostra che esplora l’utilizzo dei principali strumenti del lavoro artistico esplorandone i più disparati linguaggi e lasciando piena libertà agli artisti di esprimersi nella maniera che per loro sia la più rappresentativa. Il progetto di questa mostra prevede la suddivisione degli artisti in tre grandi categorie che sono appunto Colori, Materie, Segni, nelle quali le opere sono state inserite da Marina Zatta proprio per osservare e riflettere su come nell’arte si possa lavorare su diversi binari a seconda dell’esigenza che l’artista esprime con il suo lavoro.

È una esplorazione del fare artistico che non preclude nessun genere, sarà presente anche il linguaggio fotografico: anche nella fotografia la ricerca artistica si muove (se pur utilizzando strumenti e quindi seguendo possibilità ben differenti), all’interno di un campo visivo e creativo che può toccare ognuna di queste categorie più o meno in base alla sensibilità individuale dell’artista. La materia pittorica e la scrittura con la luce fotografica che cattura a sua volta segni, tracce di vita o la materia stessa catturandone talvolta l’essenza.

Nell’esposizione sono presenti artisti che lavorano su diversi stilemi artistici, dal figurativo alla pop art, dall’informale all’astratto, molte delle principali correnti  culturali dell’arte sono rappresentate in questa esposizione. Lo scopo è un’esplorazione sull’uso del colore, della materia pittorica e del segno grafico a 360 gradi.

Tra gli artisti partecipanti alcuni approfondiscono maggiormente lo strumento coloristico, altri quello materico ed altri ancora il segno grafico, nell’insieme sono quindi rappresentati tutti gli aspetti legati alla modalità della creazione artistica.

Colors, Materials, Sign

Colors, Materials, Signs –  31 maggio/ giugno2013 –  Vibe Gallery – London Bridge – Londra

Artisti: Valentina Adamo, Francesca Bianchi, Linda D’Arrigo, Michele Franceschini, Elena Furlanetto, Pietro Gargano, Valeria Giordano, Elettra La Marca, Maria Lepkowska, Rossella Liccione, Giovanni Mangiacapra, Gisella Pasquali, Elisabetta Pogliani, Maria Tindara Pruiti.

Curatrici: Marina Zatta e Nadia Spita.

In questa occasione Soqquadro collabora con la Vibe Gallery di Londra, uno spazio culturale polivalente in cui si esprimono diversi settori della cultura: musica, design, teatro, arte, moda. La Vibe Gallery è collocata all'interno di una Ex Fabbrica di Biscotti trasformata in un business complex, nella zona di Bermondsey,  nei pressi di London Bridge.

Soqquadro propone con Colors, Materials, Signs, una mostra che esplora l’utilizzo dei principali strumenti del lavoro artistico esplorandone i più disparati linguaggi e lasciando piena libertà agli artisti di esprimersi nella maniera che per loro sia la più rappresentativa. Il progetto di questa mostra prevede la suddivisione degli artisti in tre grandi categorie che sono appunto Colori, Materie, Segni, nelle quali le opere sono state inserite da Marina Zatta per osservare e riflettere su come nell’arte si possa lavorare su diversi binari, secondo l’esigenza che l’artista esprime con il suo lavoro.

È una esplorazione del fare artistico che non preclude nessun genere, sarà presente anche il linguaggio fotografico: anche nella fotografia la ricerca artistica si muove (se pur utilizzando strumenti e quindi seguendo possibilità ben differenti), all’interno di un campo visivo e creativo che può toccare ognuna di queste categorie più o meno in base alla sensibilità individuale dell’artista. La materia pittorica e la scrittura con la luce fotografica che cattura a sua volta segni, tracce di vita o la materia stessa catturandone talvolta l’essenza.

Nell’esposizione sono presenti artisti che lavorano su diversi stilemi artistici, dal figurativo alla pop art, dall’informale all’astratto, molte delle principali correnti  culturali dell’arte sono rappresentate in questa esposizione. Lo scopo è un’esplorazione sull’uso del colore, della materia pittorica e del segno grafico a 360 gradi.

Tra gli artisti partecipanti alcuni approfondiscono maggiormente lo strumento coloristico, altri quello materico ed altri ancora il segno grafico, nell’insieme sono quindi rappresentati tutti gli aspetti legati alla modalità della creazione artistica.

In Medio Stat Virtus

In Medio Stat Virtus- 5 ottobre/8 novembre 2013 – Castello di Roncade – Roncade (TV)


Esposizione inserita nella Giornata del Contemporaneo indetta dall’A.M.A.C.I
(Associazione Musei di Arte Contemporanea Italiani),

Artisti: Araba, Marino Benigna, Alessio Calega, Michele Caria, Linda D'Arrigo, Michele Franceschini, Elena Furlanetto, Pietro Gargano, Francesco Granelli, Rossella Liccione, Giovanni Mangiacapra, Cesare Maremonti, Nadia Misci Conter, Nicola Morea, Paolo Schifano.

Curatrice: Marina Zatta

La mostra riflette sul tema della  media dimensione nei formati dell’arte. Saranno selezionate opere pensate per poter entrare in ambienti che non siano soltanto i grandi musei o i grandi spazi espositivi pubblici che hanno la capienza necessaria e adatta ad accogliere opere di dimensioni “macro”. Al contrario verrà data la priorità a quei lavori che appunto possiedono una Media dimensione:  In medio stat virtus, come indica appunto il titolo della mostra.

Una riflessione sul fatto che il contenuto di un’opera non può essere subordinato al formato nella quale questa si manifesta. Le opere molto grandi sono belle ma sono anche molto esigenti in quanto necessitano di determinati spazi, cure, oltre ad avere spesso costi molto elevati, e per tutti questi motivi possono non essere accessibili al grande pubblico ma ad una cerchia degli “addetti ai lavori” come si dice a volte.

Non si tratta di una presa di posizione, ma di una riflessione e di uno “sguardo” che Soqquadro vuole far porre su queste opere che in quanto a dimensione costituiscono una via di mezzo. In passato artisti come Van Gogh non utilizzavano dei formati tanto grandi, se le cose sono cambiate è ovviamente anche  perché col tempo l’arte si è evoluta, trasformata, seguendo le trasformazioni in atto nella società e del contesto storico in cui essa vive e del quale si nutre. Facciamo un po’ un passo indietro, raccogliendo la fantasia intorno ad opere che potrebbero tranquillamente essere accolte anche dai comuni appassionati d’arte.

Cats

CATS - Contemporary Art Talent Show –15/18 Novembre 2013 – Fiera di Padova


Artisti:  Germana Bartoli, Ariela Böhm, Alessio Calega, Gianluca Coren, Giovanni Mangiacapra, Saro Puma, Antonio Tanzi e Gloria Tranchida.

Selezione opere stand Soqquadro Marina Zatta

Soqquadro ha scelto di partecipare a quest’importante fiera d’arte italiana, per dare visibilità all’associazione e ai suoi artisti e aprirsi alle possibilità di vendita, con la presenza in uno spazio visitato da molti collezionisti d’arte. In quest’occasione, Soqquadro esporrà otto opere pittoriche e tre sculture nello spazio dello stand e parteciperà con un’installazione di Ariela Böhm elaborata appositamente per Padova, che verrà inserita dall’Ente Fiera nell’apposito spazio dedicato alle installazioni.

Freschezza d’ingegno Creatività alternativa Arte contemporanea a prezzi accessibili

Ritorna Contemporary Art Talent Show, il focus di ArtePadova sull'arte accessibile under 5000, dal 15 al 18 novembre presso il quartiere fieristico di Padova PAD 1, offrirà al pubblico l’occasione di avere una più ampia visione sulla realtà artistica contemporanea. Immergendosi in un vero e proprio laboratorio creativo i visitatori avranno la possibilità di trovare l’opera più adatta al proprio sentire artistico a prezzi accessibili, non oltre i 5000 euro, senza per questo rinunciare alla qualità e all'unicità del pezzo d’autore.

Questi gli obbiettivi di CATS:
Favorire la produzione artistica giovanile e incentivare tra il pubblico di collezionisti la conoscenza dei talenti emergenti.
Dinamizzare il mercato dell’arte attuale proponendo opere d’autore ad un prezzo contenuto.
Generare spazi nuovi e altamente comunicativi in cui ogni artista possa valorizzare le proprie creazioni.

I tre padiglioni allestiti per ospitare CATS svilupperanno un percorso intento a promuovere sia le visioni artistiche legate alla pittura, alla scultura e alla fotografia, che quelle più specificamente connesse alle modalità espressive dell’installazione, al fine di creare un’area in cui le opere, l’ambiente e lo stesso pubblico si compenetrino e dialoghino dialetticamente. Uno dei padiglioni sarà infatti interamente a disposizione di quanti tra artisti, associazioni e gallerie, desiderino instaurare un rapporto privilegiato con i visitatori, proponendo un’arte di taglio più interattivo.

Promuovere l’arte di domani, ma anche assicurare il domani dell’arte, è dunque quanto si è prefissato ormai da anni Nicola Rossi, direttore artistico di ArtePadova e di CATS, convinto sostenitore delle potenzialità artistico-comunicative dei nuovi talenti emergenti, che proprio grazie al Contemporary Art Talent Show avranno la possibilità di auto promuoversi e di far conoscere il proprio nome tramite il canale privilegiato di una manifestazione di portata nazionale, entrando così in maniera forte e d’impatto in uno dei poli più rinomati del mercato dell'arte in Italia.

I Paesaggi dell'Anima

I Paesaggi dell’anima – 13/21 dicembre 2013 – Palazzo Toledo – Pozzuoli (NA)

Artisti: Monica Buriola - Maria Carla Mancinelli - Giovanni Mangiacapra – Nicola Morea - Cristina Messora - Gisella Pasquali - Susi Provenzale – Angela Scappaticci
L’esposizione “I paesaggi dell’anima” è inserita in un ampio complesso di iniziative culturali promosse e patrocinate dal Comune di Pozzuoli. Si tratta di una mostra collettiva, alla sua seconda edizione, dedicata a delineare il paesaggio, sia come spazio geografico sia come luogo dell'anima.
A corredare la collettiva d’arte saranno organizzati degli “Eventi in Mostra”: concerti, reading di poesie, presentazione di libri, rappresentazioni teatrali e sapienti mix tra queste varie forme di arte espressiva, dove l'una presta il proprio linguaggio per valorizzare ed esaltare l'altra.

La mostra rientra in un progetto di scambi artistico-culturali tra le associazioni Progetto Uomo Onlus Cooperativa sociale di Pozzuoli, l’Associazione Soqquadro di Roma , CaivanoArte, l’Associazione Culturale Galleria Poliedro di Trieste.

L’evento vuole valorizzare ed abbracciare attraverso la “Seduzione del paesaggio”  i Campi Flegrei e la Campania, che hanno sempre offerto e prestato all'arte e alla cultura momenti importanti e significativi.

Programma degli eventi:

Venerdì 13 dicembre  ore 17.00/19.30 Vernissage della mostra. Sarà presente l’assessore alla cultura e turismo e la direzione del Polo culturale. Book-trailer e presentazione libro "Lo stato del cuore" di Carla Corona - ilmiolibro.kataweb.it

Sabato 14 dicembre  pomeriggio musicale con performance di Tango Argentino.

Lunedì 16 dicembre ore 17.00/19.30 “Pulcinella: la maschera e l’anima. Antropologia, storia e curiosità del più popolare personaggio della  commedia dell’arte”. Interventi di Vincenzo Crosio (storico della conoscenza), Marco Perillo (giornalista), Lucia Oreto  (attrice).

Martedì 17 dicembre ore 16.00717.00 Ariele D’Ambrosio poeta medico: letture di poesie
Martedì 17 dicembre ore 17.00/19.30 Tavolo della Cultura e della Pace:  iniziativa Facciamo un pacco alla camorra 2013 NCO, sindaco di Pozzuoli, assessore alle Attività Produttive, Libera flegrea, Nuova Quarto Calcio per la legalità - agricoltura Bio, produzioni locali con GAS del territorio (Corto Circuito flegreo), commercio EQO, Turismo responsabile.
Modera Nello Mazzone (Il Mattino)

Mercoledì 18 dicembre ore 15.00/17.30 Tavolo Pace - OdV Na: mostra fotografica in digitale “Corpi civili di pace in Azione” dell’ Operatori di Pace, CSV Napoli
Mercoledì 18 dicembre ore 17.30/19.30 Seminario “Arteterapia : ricadute psico-sociali ed educative”, con Giovanni Mangiacapra e la psicoterapeuta Rossella Coppola e Roberta Russo (Cultura in Circolo)

Giovedì 19 dicembre ore 17.00/19.30 L’associazione Lux in Fabula presenta il documentario “Bradisismo ‘83, La diaspora, Pozzuoli, 1983-2013, Trent’anni” con interventi di Eleonora Puntillo, Ciro Biondi e Claudio Correale. Il video è parte del progetto”Movimenti, battiti dalla Terra” per la creazione di un museo interattivo di narrazione con ambienti sensibili e tecnologie multimediali, dedicato a questo singolare fenomeno sismico, che contenga la memoria delle due tragedie puteolane, ma anche per approfondire la conoscenza del fenomeno bradisismico e per trasformarlo in risorsa.

Venerdì 20 dicembre ore 17.00/19.30 Presentazione e reading del libro "Tr@ Schermo & Anim@" di Daniela Schiarini. Con l’autrice intervengono Nicola Villano (pittore) e Giovanni Crimaldi (giornalista)

Sabato 1 dicembre ore 17.00/19.30 Evento di Chiusura della Mostra:  presentazione istituzionale di lancio del Micro HUB Flegreo  con l’assessore alle Attività Produttive Carlo Morra, Donato Falco, Francesco Galluzzo, Fabio Borghese, Rosario Scavetta NMP.it

2012

Il Tempo e lo Spazio

Il Tempo e lo Spazio, mostra a premio – 25 febbraio/9 marzo 2012 – galleria Vista – Roma


Artisti: Giuseppe Amato, Erica Bortoloso, Hans Burger, Carlo De Rosa, Maria Carla Mancinelli, Giovanni Mangiacapra, Fiorella Manzini, Nadia Misci Conter, Noemi Riva, Manuela Scannavini

Curatrice: Marina Zatta

L'evento ha come premio una mostra personale e la partecipazione alla mostra collettiva Il Tempo e lo Spazio, Palazzo Orsini – Bomarzo (VT)

La mostra è centrata sulla visione storica e geografica dell’universo che ci circonda. Il tempo e lo spazio, il dove e il quando, prenderanno vita nelle opere degli artisti che mostreranno la propria visione del contesto storico e geografico del presente , del passato e del futuro. Spesso gli uomini si sentono lontani dal tempo in cui vivono, sentono di appartenere ad un passato al quale guardano con malinconia, come ad un tempo migliore, più genuino, più libero. Al tempo in cui viviamo, guardiamo sovente con freddezza e rabbia, con la voglia di raggiungere un futuro migliore o di tornare ad un passato più rassicurante.
 
Al contempo il tempo, inteso come ritmo coloristico e materico, e lo spazio visto come elemento strutturale della tridimensionalità scultorea nella sua accezione classica, ma in una visione più moderna anche dell'opera pittorica, sono due elementi portanti della creazione dell’opera d’arte.

Il Tempo e lo Spazio

Il Tempo e lo Spazio – 21 aprile/10 maggio 2012 – Palazzo Orsini – Bomarzo (VT)

Artisti:
Mostre personali: Maria Carla Mancinelli, Giovanni Mangiacapra, Erika Muraro
Installazione: Angela Scappaticci
Movimento Surrazionale: Marisa Bottazzi Agnesini, Lisa Beneventi, Guido Ferrari, Fiorenzo Mascagna, Anna Paglia, Nino Poli
Mostra collettiva: Ariela Böhm, Hans Burger, Cristina Chiappinelli, Alina Didot, Luisa Casoli, Mitia Dedoni, Roberto Fruggeri, Claudia Gaiotto, Marilena La Mantia, Rossella Liccione, Fiorella Manzini, Alessandro Meschini, Antonella Pintimalli, Pamela Rota, Scegle, Cristina Simeoni

Curatrici: Marina Zatta, Yasmin Mohamed Samir
Collaborazioni: Punto Spettacolo, Federica Camilloni, Silvia Cicio,  Martina Fedele
Direzione Artistica: Paolo Berti

La mostra è centrata sulla visione storica e geografica dell’universo che ci circonda. Il tempo e lo spazio, il dove e il quando, prenderanno vita nelle opere degli artisti che mostreranno la propria visione del contesto storico e geografico del presente , del passato e del futuro. Spesso gli uomini si sentono lontani dal tempo in cui vivono, sentono di appartenere ad un passato al quale guardano con malinconia, come ad un tempo migliore, più genuino, più libero. Al tempo in cui viviamo, guardiamo sovente con freddezza e rabbia, con la voglia di raggiungere un futuro migliore o di tornare ad un passato più rassicurante.
 
Al contempo il tempo, inteso come ritmo coloristico e materico, e lo spazio visto come elemento strutturale della tridimensionalità scultorea nella sua accezione classica, ma in una visione più moderna anche dell'opera pittorica, sono due elementi portanti della creazione dell’opera d’arte.

1 Art Day

1 Art Day – 16 giugno 2012 – Palazzo Odescalchi - Casa d'Aste Bloomsbury Auctions – Roma

Artisti: Duccio Andreini, Ariela Böhm, Patrizia Bonardi, Linda D’Arrigo, Alessandra De Sanctis, Ebro, Maria Elena Giannobile, Maria Carla Mancinelli, Cinzia Munari, Occhio di Ra, Elisa Roggio, Angela Scappaticci, Angelo Solferino, Lavinia Tucciarelli, Valerio Vestoso, Silvio Zuccarello.

Curatrici Pamela Cento e Marina Zatta

1ArtDay ha scelto lo Spazio della Casa d'Aste Bloomsbury Auctions per realizzare il proprio evento, una prestigiosa location all'interno di Palazzo Odescalchi nel cuore di Roma a due passi da Piazza Venezia.

Al piano terra di Palazzo Odescalchi, è situata la sede italiana di Bloomsbury Auctions, tra le case d'asta più importanti del mondo insieme a Christie's e Sotheby, che  con un totale annuo per oltre 4 milioni di venduto conferma che l’Arte rappresenta ancora un investimento solido e ricercato.

Arte, storia e cultura si intrecciano così in un percorso espositivo unico per mostrare una panoramica del mondo dell'arte emergente oggi.

L’organizzazione e la curatela dell’evento 1artDay è di Pamela Cento, di Marina Zatta e dell’Associazione Culturale Soqquadro:

Pamela Cento è critico d'arte e curatrice di Eventi di Arte a livello Internazionale. Collabora o ha collaborato con: Istituto di cultura di New York; Fondazione Zerilli-Marimò & New York University; Galleria Italarte Roma; Onishi Gallery New York; Casa Frela Gallery New York; Istituto per gli Studi Filosofici Palazzo di Cassano Napoli; Bloomsbury Auctions Roma-Londra; Fondazione Xante Battaglia Milano-Venezia; e altri prestigiose Gallerie private e spazi Istituzionali.

Soqquadro è un'associazione culturale nata nel 2000 e, sotto la Direzione Artistica di Marina Zatta, ha realizzato fino ad oggi più di 150 mostre d'arte personali e collettive in diversi spazi pubblici e privati italiani.

Soqquadro Factory

Soqquadro Factory , mostra in tre tappe
30 maggio/13 giugno - 8/22 settembre 2012 – galleria Elle – Preganziol(TV)
10/14 novembre 2012 – galleria Vista – Roma


Artisti 1 tappa: Francesca Balacco, Renato Bettoni, Monica Buriola, Giorgio Fersini, Marilena La Mantia, Cinzia Li Volsi, Cinzia Munari, Carla Petretich, Eva Pianfetti, Manuela Scannavini, Jessica Sieff, Mirko Terrana, Manuela Zonca.

Artisti 2 tappa: Francesca Bianchi, Enrico Bonetto, Franco Dalla Pozza, Mitia Dedoni, Steven De Gross, Claudia Gaiotto, Flavia Manfroncelli, Franco Marchiolli, Erika Muraro, Titti Romeo, Katia Scotti, Norberto Tedesco, Gloria Tranchida, Yvet, Silvio Zuccarello.

Artisti 3 tappa: Artisti: Marino Benigna, Huguette Blèzés, Asnnabel Gray Briger, Ilaria Grin, Giovanni Mangiacapra, Maria Teresa Romano, Saro Puma

Curatrici: Marina Zatta, Mara Valente
Presentazione mostra: Prof. Siro Perin

Cos’è l’arte se non la libera espressione di un individuo che lascia la testimonianza della propria esperienza, del proprio vissuto, delle proprie gioie e paure? La “cultura ufficiale” propone regole dogmatiche che disciplinano l’arte chiudendola negli spazi a volte angusti che si formano nelle accademie, nelle università, nel mercato, nelle fiere d’arte, nei musei.

2011

AstrAzione

Astr-Azione – 8/21 gennaio 2011 – galleria Vista - Roma

Artisti: Rossella Liccione, Juri Lorenzetti, Paolo Mara, Sonia Mazzoli, Simon Ostan Simone, Gisella Pasquali, Daniele Perilli, Elisabetta Pogliani, Chiara Ricardi, Royalorango, Loredana Salzano, Angela Scappaticci, Elisa Spagnoli

Curatrici: Mara Valente e Marina Zatta

Con questa mostra Soqquadro vuole indagare le ultime ricerche nel campo dell’Arte Astratta ed Informale. Gli artisti partecipanti, pur seguendo tutti il filo conduttore dell’espressione  artistica non figurativa, elaborano in modo molto diverso tra loro, con diversi stilemi e tecniche, le loro opere. Benché l’arte astratta abbia ormai un secolo di vita, molte persone faticano ad avere un confronto con questo stile artistico.

Contrapposta spesso all’arte figurativa, l’astrazione non è in realtà un modo di descrivere il mondo tendente ad annullare la figurazione, ma semmai è complementare a essa, svolgendo il ruolo di rappresentare ciò che attraverso la riconoscibilità del soggetto diviene difficile illustrare.

Lo scopo della mostra è aprire uno squarcio su questo genere artistico che coinvolge le ricerche di tantissimi artisti, offrendo una panoramica delle diverse possibilità che un racconto slegato dal riconoscibile offre. Forme geometriche o informali, materie velate o corpose, colori neutri o molto accesi, dire arte astratta non significa parlare di un mondo di espressione artistica, ma aprire una finestra su mille mondi diversi che, con un filo sottile che li lega, svolgono tutti una funzione di racconto del sentire umano.

FigurAzione

Figur-Azione – 5/18 febbraio 2011 – galleria Vista - Roma


Artisti: Valeria Boscariol, Emiliano Busnè, Gianluca Coren, Ilaria Cortonesi, Generoso D’Alessandro, Roberta Griffi, Alessandra Lampiasi, Marisa Mantovani, Marianna Mendozza, Nadia Misci Conter, Clelia Scimone, Oriana Vertucci, Maurizio Yorck

Curatrice: Marina Zatta
Collaboratrici: Gloria Ceschin, Yasmin Mohamed Samir, Alessandra Parrella

L’esposizione indaga le ricerche che ruotano intorno alla narrazione figurativa. Negli anni lo stile figurativo ha avuto alti e bassi nella storia artistica moderna. A volte considerato come l’unico modo di raccontare il mondo, a volte considerato come antiquato e obsoleto, il figurativo ondeggia da cento anni a questa parte tra le stelle e le stalle del discorso artistico. Ciò che in realtà conta è la capacità di raccontare con potenza espressiva il mondo che ci circonda, molto di più che la scelta dello stile con cui il racconto si snoda. Dire una cosa nuova, fare un discorso importante, lasciare un segno espressivo, conta molto di più che andare sull’altalena delle mode del mondo dell’arte. Soqquadro vuole quindi aprire lo spazio di questa mostra ad artisti che hanno scelto di descrivere il mondo circostante dedicandosi alla sua rappresentazione con tecniche che con superficialità possono essere definite superate, ma attraverso le quali, in realtà, è ancora possibile, se non doveroso, ricercare espressioni nuove ed attuali.

Generazione XXX

Generazione XXX – 26 febbraio/12 marzo 2011 – Agorà Strada Sociale – Roma

Artisti: Stefano Canotti, Max Coppeta, Margò Crocco, Korvino italian Factory, Roberta Funari, Kris (Christian Fermo), Davide Garagnini, Giusy Geraci,  Annabel Gray Briger, Fausto Novelli, Eva Pianfetti, Azzurra Piccardi, Valentina Ruggiero, Meri Tancredi, Sara Torzuoli, Andrea Vannini

Curatrice: Michela Melis

Collaborazione: Progetto Arte Roma
La mostra Generazione XXX si propone di creare un percorso visivo, un itinerario di punti di vista diversi sul mondo e sulle cose. Lo sguardo a volte disilluso, a volte sognante dei trentenni, che combattono, sognano e giocano con la realtà, vivendo al massimo le emozioni, le difficoltà e le sfide che questo tempo  impone loro si esprimerà attraverso varie forme di arti visive che racconteranno il riflesso dei loro occhi. A volte tacciati di essere viziati e di aver avuto tutto, altre di essere vittime dei loro padri, sono semplicemente giovani donne e uomini che con spirito critico e speranza cercano di trovare il loro spazio nel mondo, magari migliorandolo attraverso la scoperta di un nuovo modo di guardare e di vedere.

Underground

UnderGround, mostra itinerante – 5/18 marzo 2011 – galleria Vista – Roma
16/29 aprile 2011 galleria GARD - Roma


Artisti Vista: Daniele Afferni, Daniele Carnovale, Duilio Cau, Paolo Cervino, Michele Coccioli, Klodian Deda, Saverio Feligini, Alberto Lardizzone, Francesca Leoni, Dario Roccatello, Nadia Sabbioni, Roc co Simoncini, Antonio Tanzi, Luisa Tonelli

Artisti GARD:Andrea Bancone, Francesco Carta, Duilio Cau, Michele Coccioli, Micael Dellecaccie, Silvio Gatto, Grys, Matthaeus Kostner, Alberto Lardizzone, Alessia Magliaro, Luigi Meregalli, Valeria Micara, Margherita Premuroso,  Wally Romeo, Maurizio York, Alessandra Zarlottin

Curatrici: Mara Valente e Marina Zatta

Soqquadro dedica questa mostra alla metropoli, alla città vista non solo come antagonista della natura, ma anche come espressione del vivere umano moderno, una visione poetica della città e non solo denigratoria. Strade, metropolitane, grattacieli, autobus, traffico, smog, visti non unicamente come manifestazioni dell’uomo ‘contro’ la natura ma anche dell’individuo moderno che crea il suo habitat.

La globalizzazione economico-culturale e gli stravolgimenti geopolitici hanno causato trasformazioni a livello mondiale, incidendo anche sugli assetti locali, delle piccole realtà, in cui la espansione omologante, paradossalmente, ha condotto a far emergere nuove specificità: nel theatrum urbano in fibrillante evoluzione i segnali del cambiamento stanno modellando nuove forme e percezioni, sovrapposte a quelle preesistenti. Le metropoli contemporanee raccontate attraverso gli occhi di coloro che le abitano, artisti ma anche cittadini di mondi underground tutti ancora da scoprire, nelle quali luoghi, rumori, persone, colori sono in eterna evoluzione...

L’intento della mostra è aprire uno squarcio su queste recenti realtà quotidiane, per esplorarne i nuovi confini ed espressioni; una proposta di analisi positiva e non il consueto atto d'accusa nei confronti della metropoli aberrante, ma soprattutto un gesto poetico rivolto all’affascinante concretezza della città contemporanea.

micro & MACRO

micro & MACRO – 19 marzo/1 aprile 2011 – galleria Metamorfosi – Reggio Emilia

Artisti: Maurizio Farina, Rossella Liccione, Maria Carla Mancinelli, Rachele Mari-Zanoli, Ida Monopoli, Gisella Pasquali, Elisabetta Pogliani, Chiara Ricardi, Marialuisa Sabato, Angela Scappaticci, Scegle, Stefano Sorrentino

Curatrice: Marina Zatta

Che cosa sarebbe la Gioconda se fosse enorme? E i quadri di Pollock se fossero minuscoli? La dimensione dell’opera è uno dei fattori determinanti nella concezione narrativa dell’opera d’arte, ma ancora poco indagato. Con questa esposizione, Soqquadro mette al centro della narrazione una riflessione sul significato delle misure di un’opera esponendo per ciascuno dei dodici artisti partecipanti tre opere, una di grandi dimensioni e due di dimensioni ridotte. Questo raffronto rende evidente lo scaturire di diverse poetiche che nascono dall’esplosione emotiva che dà un’opera di ampio respiro, così come il senso intimistico racchiuso in un lavoro minuto. Maurizio Farina, Rossella Liccione, Maria Carla Mancinelli, Rachele Mari-Zanoli, Ida Monopoli, Gisella Pasquali, Elisabetta Pogliani, Chiara Ricardi, Marialuisa Sabato, Angela Scappaticci, Scegle, Stefano Sorrentino, i dodici artisti che hanno accettato di raffrontarsi su questo tema, hanno modi e tecniche molto diverse tra loro, ma sono uniti da una narrazione astratto-informale che li unisce in un’esposizione che riesce in questo modo ad essere ben equilibrata.

microcosmi

Micro-Cosmi – mostra itinerante– 2 /15 aprile 2011 galleria Vista – Roma
21 maggio/3 giugno 2011 – galleria Metamorfosi – Reggio Emilia

Artisti Vista:Flavia Cavaniglia, Gloria Ceschin, Ciro Cipollone, Annabel Gray Briger, Filippo Guicciardi, Luca Marin Maria, Nadia Misci Conter, Salvatore Varietà
Artisti Metamorfosi: Annabel Gray Briger, Roberta Griffi e Masri.

Curatrice Marina Zatta

La mostra indaga l’immenso universo artistico che si cela in un’opera di piccole dimensioni.

Chi l’ha detto che per fare un grande quadro bisogna usare una grande tela?

Oggi vanno di moda le grandi dimensioni, e spesso per questo dimentichiamo quanta bellezza ci possa essere anche in un’opera dalle dimensioni modeste, quanto anche le “piccole pennellate” siano capaci di toglierci il fiato laddove ci soffermiamo a scrutarle.

Se ci rifacciamo ad opere dei secoli passati, troviamo moltissimi esempi di opere di piccole dimensioni che sono tra i libri di storia dell’arte. Senza elencarle tutte, basta pensare all’universo fiammingo per comprendere l’importanza della ricerca del particolare nel piccolo spazio.

Senza Titolo

Senza Titolo – 30 aprile/13 maggio 2011 – galleria Vista – Roma

Artisti: Cristiana Ardolino, Giuseppe Basili, Gelsomina Catena, Marco Del Re, Silvio Gatto, Rossella Liccione, Valentina Majer, Rachele Mari Zanoli, Roberta Sedocco

Curatrice: Michele Melis

Mostra collettiva avente il tema “Senza Titolo”. L’esposizione vuole rappresentare il rifiuto dell'arte di essere circoscritta da una definizione,  spiegata con le parole, incanalata dal punto di vista dell'autore; l’arte come libertà del fruitore di interpretare l’opera attraverso la sua esperienza e gli strumenti che ha a disposizione.

Molto spesso gli artisti contemporanei eludono l’obbligo di definire con un titolo l’opera prodotta, dando come nome la dicitura Senza Titolo alle opere che, a loro avviso, non hanno bisogno di avere una denominazione precisa, descrittiva. Senza Titolo diviene quindi il Titolo, la rappresentazione scritta, enunciata, della voglia dell’artista di non sottostare a una classificazione del proprio lavoro.

All’antica domanda: “Come si intitola?” l’Artista risponde: “Non si intitola.”

E’ l’enunciazione di un’assenza descrittiva, che dichiara la presenza della libertà  espressiva.

Opere che appartengono a una categoria ampia i Senza Titolo: sono stati prodotti in vari anni, in vari stili, da vari artisti. Il comune denominatore di queste opere non è dunque un manifesto artistico ma, se vogliamo, un manifesto ideologico, un urlo di indipendenza, di autogestione della narrativa poetica dell’opera che, a volte, ha bisogno di assentarsi, estraniarsi dalla necessità di spiegare allo spettatore ciò che vede. 

Lo spettatore comprende? Non si sa.

Avrebbe bisogno di un titolo per compenetrare l’opera? Non importa.

L’Artista non si sente e non vuole essere vincolato dal rapporto con il fruitore dell’opera, esprime la propria predominanza, si appropria del potere di chi narra, di chi agisce, di chi crea, di chi determina il rapporto perché ne è attore attivo e non spettatore passivo.

E dall’uso di questo potere, dal suo naturale piedistallo, l’Artista porge allo spettatore il suo enunciato provocatorio: Non è necessario che tu Comprenda, è sufficiente che tu Ascolti.

Ogni Pensiero Vola

Ogni Pensiero Vola 7 – 20 maggio 2011 – Palazzo Orsini – Bomarzo (VT)

Un progetto dedicato a Bomarzo di
Marina Zatta


Curatrice: Marina Zatta


Bomarzo è una delle splendide cittadine medievali che fanno dell’Italia il paese artisticamente più bello del mondo. Dominata dal palazzo signorile degli Orsini, che si erge sulla rocca da cui si vede tutta la città e la vallata circostante, Bomarzo ha, a differenza di mille altri paesi, qualcosa in più, un meraviglioso parco, denominato il Sacro Bosco, pieno di statue di grande fattura  rappresentanti esseri mitologici e “mostri” di varia natura. Sirene, Draghi, Case pendenti, Sfingi, Ercole, Giganti, Nettuno, Pegaso, Cerere, Tartarughe giganti, queste e mille altre meraviglie fantastiche popolano il parco di Bomarzo. Tra esse la più rappresentativa è la Bocca dell’Inferno, un grande antro in pietra rappresentante una mostruosa bocca, dove i visitatori possono entrare e trovano un tavolo ed un sedile, sempre in pietra, da utilizzare per le loro riflessioni. Non a caso sulla Bocca sono incise le parole “Ogni Pensiero Vola” che stimolano la necessità di riflettere sulla Vita e la Morte, sul senso della vacuità della propria esistenza, persino su ciò che riteniamo più prezioso nel cammino degli uomini, la nostra capacità di Pensare.

Il Pensiero è sempre stato ciò che gli Uomini hanno ritenuto li differenziasse dagli Animali, ma l’ambiguità del messaggio sulla Bocca dell’Inferno ci porta a riflettere su Noi e sul Mondo che ci circonda e che abitiamo. Innanzi tutto, la Bocca su cui è scritto il motto è, per l’appunto, quella dell’Inferno; ne consegue che tale motto è legato ai nostri peccati, la Superbia forse primo tra tutti. Ogni Pensiero Vola, non “Qualche” pensiero, ma “Ogni” pensiero. Quindi, non i pensieri migliori, o i peggiori, ma tutti nel loro complesso, tutti quelli di ciascun uomo e di tutti gli uomini. Possiamo intendere quindi che i Pensieri di tutti gli Uomini sono preziosi, volano tutti, vanno tutti in Cielo. Ma il motto è inciso sulla Bocca dell’Inferno. Allora, forse, sta a significare che, proprio perché tutti i nostri pensieri vanno in Cielo, Dio può leggerli e punirci di conseguenza. 

O, forse, può significare che ciò che riteniamo ci distingua dal mondo animale, il Pensiero per l’appunto, in realtà è materia volatile, inconsistente, priva di forza, e che solo la nostra Superbia eleva al di sopra della Natura. Potrei continuare a lungo di questo passo, ad elaborare teorie su teorie sul significato di una frase così ben congeniata, per la sua dicitura e per il luogo su cui è incisa, e sono certa che non arriverei mai a sviscerare il segreto di quell’incisione centenaria. L’unica certezza che ho è che quando ho visitato il Sacro Bosco, l’atmosfera del luogo, il suo equilibrio perfetto tra la Natura e la Creazione artistica e concettuale dell’Uomo, mi hanno incantato, nel senso profondo di far riemergere sensazioni legate a qualcosa di magico e di ancestrale che vive in me.

E’ attraverso questo cammino di sensazioni primordiali, fatte di stupori e meraviglie ataviche, che sono giunta dinanzi alla Bocca dell’Inferno e ho letto le parole Ogni Pensiero Vola, e mi sono trovata costretta a riflettere sul significato profondo del mio essere persona, sulla mia relazione con gli altri e con il mondo che mi circonda, con il pensiero degli uomini prima di me e di quelli che verranno dopo di me, sulla necessità di vivere non solo per me stessa ma anche per essere parte di un insieme, perché se Ogni Pensiero Vola, allora anche i miei sono volatili come quelli di tutti, senza eccezioni, del più colto e del più ignorante, del più puro e del più “mostruoso”. E poiché ero in un parco popolato di “mostri” ho iniziato a pensare che forse questa mostra doveva essere dedicata a loro, cioè a tutti noi: ai “mostruosi” esseri umani, non nel senso della bruttura estetica, ma ovviamente nel senso di una bruttura che ci porta a uccidere il fratello, Caini contro Abeli dall’alba dell’umanità. Ho pensato che potremmo tentare, con questa mostra, di riflettere sulle nostre mostruosità, al cui confronto quelle mitologiche rappresentate dalle figure di pietra del parco di Bomarzo sono ben poca cosa. Ho pensato che potremmo realizzare un’esposizione che somigli ad un’autocritica, ad una riflessione sull’anima degli Uomini e su Sé stessi, per fare in modo che, se Ogni Pensiero Vola, i nostri non abbiano la forma della Superbia.

Tricolore! Tri-Colore? T-Ricolore? Tri-Col-Ore?

Tricolore! Tri-Colore? T-Ricolore? Tri-Col-Ore? - 21 maggio/3 giugno 2011
galleria Metamorfosi – Reggio Emilia

Evento inserito nel circuito Off del Festival Europeo della Fotografia
promosso dal Comune di Reggio Emilia

Artisti:  Andrea Angeletti, Alex Carosi, Michele Franceschini, Maria Elena Giannobile, Azzurra Piccardi, Ivan Soddu, Elena Troubetzkoy, Sandra Vandelli, Simona Vanetti, Stefania Vassura, Elisa Zini

Curatrice: Marina Zatta

L’esposizione è inserita nel circuito Off del Festival della Fotografia che si svolge a Reggio Emilia.
Il Tema dato quest’anno dal Comune di Reggio Emilia è VERDE, BIANCO E ROSSO, con evidenti riferimenti all’Unità d’Italia. Pur ritenendo L’Italia e la sua rappresentazione unitaria cose importanti e degne del più assoluto rispetto, riteniamo però altresì che, nel momento attuale, il sentimento nazionale non sia propriamente e del tutto patriottico, il senso dell’Italia Unita e del suo valore storico e culturale viene spesso messo in discussione, forse perché benché l’Italia sia stata fatta ormai da 150 anni, gli italiani debbono ancora in parte essere fatti. Per questo motivo abbiamo ritenuto necessario, in una mostra di fotografia che ha scelto di essere una collettiva per poter illustrare diversi stili e concetti di narrazione, di lasciare liberi gli artisti di esprimere il concetto dato dal comune di Reggio Emilia come meglio credevano. Per far ciò abbiamo scelto un titolo che, giocando con ironica lievità sulla parola TRICOLORE, lascia intendere che gli artisti partecipanti hanno avuto la possibilità di declinare il tema sia optando per una scelta narrativa rigorosa, sia avendo la possibilità di raccontare una visione dell’Italia vista con occhi disincantati. Il confronto tra queste due visioni genera un corto circuito che spinge lo spettatore alla riflessione sul senso profondo del nostro essere italiani nel mondo attuale.

Colori, Materie, Segni

Colori, Materie, Segni- 28maggio/10 giugno 2011 – galleria Vista – Roma

Artisti: Marco Baj, Debora Bottaio, Maria Carla Mancinelli, Anna Pichierri, Corrado Pizzi, Francesco Rosicarelli, Matteo Rosicarelli, Matteo Ruffo, Scegle, Ornella Stabile

Curatrice: Marina Zatta


Colori, Materie e Segni è una mostra che esplora l’utilizzo dei principali strumenti del lavoro artistico. Nell’esposizione sono presenti artisti che lavorano su diversi stilemi artistici, dal figurativo alla pop art, dall’informale all’astratto, molte delle principali correnti culturali dell’arte sono rappresentate in questa esposizione.

Lo scopo è un’esplorazione sull’uso del colore, della materia pittorica e del segno grafico a 360 gradi. Nei secoli, qualsiasi sia stato il soggetto e lo stile della narrazione pittorica, alcuni elementi sono sempre stati la strumentazione utilizzata dagli artisti per ideare un’opera d’arte.

L’uso del Colore, evidenziato dalla luce, la scelta della Materia sia essa impalpabile o densa, e il Segno in tutte le sue varianti, sono più del pennello e della tavolozza gli arnesi di composizione dell’opera. Con questa mostra Soqquadro vuole lasciare spazio espressivo agli artisti per esplorare un più ampio spettro di ricerche artistiche sia sul piano dell’ideazione che su quello della realizzazione del lavoro d’arte.

Soqquadro Factory

Soqquadro Factory – mostra itinerante
4/18 giugno 2011 – galleria Metamorfosi – Reggio Emilia
1/30 dicembre 2011 – Palazzo Orsini -Bomarzo (VT)


Artisti Galleria Metamorfosi: Turi Angilella, Maurizio Bono, Elisabetta Fontana, Cinzia Li Volsi, Nadia Misci Conter,Roberto Perocco, Roberta Peverelli

Artisti Palazzo Orsini: Vittorio Zanatta, Giovanni Mangiacapra, Jessica Sieff, Elena Troubetzkoy, Marino Benigna, Saro Puma,

Curatrice: Marina Zatta

Direzione artistica: Paolo Berti

Nel dizionario Zingarelli alla parola Soqquadro leggiamo: Confusione, scompiglio, grande disordine. La nostra associazione non è stata chiamata così a caso; effettivamente noi vogliamo non seguire le regole del mercato dell’arte, ma aprire i nostri spazi ad esposizioni di artisti nuovi ed innovativi, mescolare arte, cultura e sociale, annullare i confini tra le diverse arti ed i diversi linguaggi del pensiero. Vogliamo mettere a Soqquadro le regole dogmatiche che disciplinano la cultura chiudendola negli spazi a volte angusti che si formano nelle accademie, nelle università, nel mercato, nelle fiere d’arte, nei musei. Gli artisti di Soqquadro hanno spesso affrontato sfide espressive che esulavano dal loro campo ed invadevano quello del confronto sociale.
In questa mostra, Soqquadro espone dodici tra i suoi artisti più rappresentativi, diversi tra loro per tecnica e impronta artistica, ma uniti dalla ricerca stilistica ispirata all’arte astratta ed informale. L’astratto e l’informale sono tecniche che possono rappresentare una visione del mondo “sovversiva”, desiderosa di cambiare le regole per immaginare un mondo nuovo.

Testosterone e Ma... Donne

Testosterone e Ma…Donne, mostra itinerante
8/21 ottobre 2011 – galleria Vista – Roma
29 ottobre/8 novembre 2011 – Casa Internazionale delle Donne – Roma
– 5/18 novembre 2011 – galleria Vista – Roma
4/18 febbraio 2012 – galleria Metamorfosi – Reggio Emilia

Artisti Ma…Donne Casa Internazionale delle Donne: Luca Bortolato, Paolo Di Tonto, Ana Margarita Fontalvo, Ana Gallina, Max Gasparini, Alda Gazzoni, Francesca Manca Di Villahermosa, Fabrizio Michelacci, Sara Palleria, Gisella Pasuali, Nicoletta Sciumbata, Chiara Smirne, Elena Troubetzkoy

Artiste Ma…Donne Vista: Valentina Adamo, Martina Buzio, Jutka Csakanyi, Linda D’Arrigo, Maddalena Di Gregorio, Maria Elena Giannobile, Maria Carla Mancinelli, Elisa Roggio, Titti Romeo, Gloria Tranchida, Ramona Zordini.

Artiste  Ma…Donne Metamorfosi: Germana Bartoli, Francesca Bianchi, Martina Buzio, Serena Chiari,  Titti Romeo, Angela Scappaticci, Gloria Tranchida, Sandra Vandelli.

Artisti Testosterone Vista: Claudio Barasi, Matteo Consolini, Musicante Alchemico, Federico Molinaro, Julio Ojea, Matteo Quadalti, Giuseppe Savoca, Tiziano Tornatore.

Artisti Testosterone Metamorfosi: Renato Bettoni, Paolo Ielli, Giuseppe Savoca, Norberto Tedesco.

Le due esposizioni mettono a confronto due narrazioni artistiche della sessualità, vista da parte di artisti maschi o di artiste femmine.

Soqquadro propone con Testosterone & Ma…Donne due mostre collettive a confronto; artisti uomini e artiste donne si contrappongono sulle diverse visioni della narrazione della sessualità-sensualità.

Si dice che la sessualità femminile è stata repressa per secoli, anzi, per millenni. Ne consegue che la sessualità maschile dovrebbe avere in sé maggiori capacità di esprimersi liberamente. Sarà vero?

Questa doppia mostra vuole tentare di dare una risposta artistica a questa domanda e chiede quindi da un lato ai suoi artisti maschi di elaborare delle opere che raccontino la loro visione del sesso e della sensualità, mentre dall’altro sfatare lo stereotipo delle artiste donne confinate nelle mostre dedicate all’8 marzo, che è diventata quasi una data-ghetto.

Quello che si vuole evidenziare è che in realtà le differenze di genere nelle espressioni artistiche sono marginali e che entrambi i sessi possono avere una narrazione potente e significativa.

B/N

B/N – 16 dicembre 2011/6 gennaio 2012 – galleria Vanio – Roma


Artisti: Andrea  Angeletti,Francesca Bianchi, Hans Burger, Enrico Montanari, Yari Sgambato

Curatrice: Marina Zatta

Collaboratrici: Mara Valente, Silvia Cicio


Una mostra interamente dedicata alle visioni fotografiche realizzate in bianco e nero.
Nella fotografia la scelta del bianco e nero è stata obbligata fino a quando non è stata inventata la tecnica del colore. Da allora ad oggi il B/N è divenuto una precisa scelta del fotografo, che utilizza questo tipo di narrazione quando la visione della foto deve acquisire una maggiore drammaticità, o quando l'uso del colore distrarrebbe lo spettatore dalla visione netta della luce e delle linee.

Ciascuno dei cinque fotografi partecipanti ha una narrazione diversa e complementare agli altri espositori, quello che ne scaturisce è una mostra che si completa nel raffronto tra le diverse modalità di narrare lo spazio e la vita con l’uso del bianco e nero che all’interno della fotografia è da sempre una scelta narrativa di grande impatto stilistico.

2010

Di sana e robusta Costituzione

di sana e robusta Costituzione – 17/30 aprile 2010 – galleria Vista - Roma


Artisti: Francesca Balacco, Enrico Bonetto, Simone Boscolo, Chiara Chiaramonte, Felice La Porta, Simone Pasqualini, Stefano Sorrentino

Curatrice: Marina Zatta

La collettiva “di sana e robusta Costituzione” è una mostra dedicata ai grandi principi etici presenti nella Costituzione italiana. Come sta la Costituzione Italiana? A sentire alcuni politici è vecchia, va cambiata, ammodernata, riveduta e corretta.  Le basi della Costituzione, i principi fondanti, sono antiquati? Sono stati realizzati? Vengono applicati? Oppure sono ancora delle utopie, dei sogni che abbiamo perfino rinunciato e perseguire? In un momento in cui tanto si parla di apportare modifiche alla Carta Costituzionale, Soqquadro vuole capire, attraverso il lavoro dei suoi artisti, se la sua applicazione è reale o se invece è ancora di là da venire in un'Italia che deve ancora realizzare una democrazia compiuta.

Possiamo dire di essere una Nazione fondata sul lavoro?


Riconosciamo i diritti inviolabili degli uomini, anche se poveri e stranieri, e riteniamo dei doveri inderogabili la solidarietà politica, economica e sociale?

Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono uguali davanti alla legge?

Lo Stato nel promulgare le sue leggi è indipendente dalla Chiesa cattolica?

Le altre religioni sono trattate in Italia alla stessa stregua di quella Cattolica?

Lo Stato promuove la ricerca scientifica?

Lo Stato tutela il patrimonio artistico e naturale dell’Italia?

Garantiamo il diritto d’asilo, agli stranieri che fuggono dalle guerre?

L’Italia ripudia la guerra?

La stampa in Italia è libera ed indipendente e non sottoposta a forme di censura?

Questi i principi della nostra Costituzione e le domande su cui gli artisti hanno riflettuto, e  realizzato opere che esprimono il senso profondo degli stessi principi costituzionali.

CriSi

CriSi – riflessioni artistiche per una nuova idea di economia
1/14 maggio 2010 – galleria Vista – Roma


Artisti: Marco Lay, Mauro Maiozzi, Roberta Pevereli, Giorgio Piccinini, Andrea Scacciotti, Luca Scopetti, Ada Torrente

Curatrice: Marina Zatta

L’ideogramma cinese che definisce la parola Crisi ha due significati, uno è quello che gli diamo anche noi occidentali e significa DIFFICOLTA’ l’altro invece è OPPORTUNITA’. In questo momento il mondo sta vivendo una delle crisi economiche e del lavoro più pesanti dal dopoguerra ad oggi. In questa situazione, i Governi ed i Popoli potrebbero utilizzare questo crollo del sistema capitalistico per ripensare un diverso stile di società, improntato maggiormente sulla Solidarietà sociale e meno sulla Competitività. Senza riesumare il fantasma dell’idea comunista, si potrebbe immaginare un Mondo in cui la centralità della ricerca sociale, economica, intellettuale, scientifica e tecnologica ruoti sui bisogni fisici e psicologici degli uomini nella loro interezza anziché su quelli di un piccolo gruppo di eletti alla cui ricchezza smisurata si sacrificano milioni di vite. Un Mondo in cui il Welfare, l’Ecologia, la Pace divengano il punto focale delle decisioni primarie dei Governi. John Lennon negli anni ’60 ci chiedeva di immaginarlo un mondo simile, ora forse dovremmo iniziare a capire che è necessario crearlo.

A questa ipotesi Soqquadro ha deciso di dedicare questa mostra, che si inaugura il Primo Maggio in cui
gli artisti partecipanti dovranno elaborare due opere, una che narra il Mondo così com’è ora ed una che immagina un Futuro in cui gli uomini hanno utilizzato questa grave crisi per rimettere in discussione gli interessi che creano le grandi ingiustizie (Fame, Guerra, Distruzione delle risorse del pianeta) cui oggi assistiamo.

In-Differenze

In-Differenze, mostra in due tappe– 15/28 maggio 2010 16/29 ottobre 2010 – galleria Vista - Roma


Artisti prima tappa: Pierluigi Amici, Alessio Calega, Franco Damiano, Simone D’Amico (Bingo), Giulio Gamberucci, Carlo Inglese, Raimondo Oliviero, Simone Simon Ostan, Banafsheh Rahmani, Ramon Trinca e Ruediger Witcher

Artisti seconda tappa: Giovanna Appodia, Cosimo Massimo Cavallo, Elena Copetti, Tania De Gregorio, Vanessa Franzella, Nilo Furlan, Anno Matthias Henke, Jndj, Annamaria Maisto, Francesco Padovani, Miki Pedro, Shura, Anna Maria Staccini

Curatrice: Marina Zatta

La collettiva In-Differenze è un progetto di Marina Zatta sulle difficoltà legate al razzismo nell’attuale società multietnica.

La società in cui viviamo si sta delineando sempre più multiculturale e multietnica, ed al contempo le paure delle persone nei confronti dell’Altro, del Diverso si stanno amplificando. Ciò crea delle tensioni sociali esasperate da una politica qualunquista, xenofoba e populista, che anziché elaborare un percorso di socialità condivisa e dell’accoglienza, spinge le persone a rinchiudersi nel proprio recinto respingendo l’altro che, a sua volta, rivendica in modo a volte esasperato le sue radici culturali.

Questa gara tra civiltà “evolute” ed altre “inferiori” rischia di far diventare l’Italia una polveriera etnica, la barbarie di ciò che è accaduto a Rosarno ed altri episodi simili preannunciano, in modo drammatico ma chiaro, questo rischio, che ci sta spingendo verso una guerriglia urbana etnica che altri paesi, in modi diversi ma similari, già conoscono; la Francia degli scontri nelle banlieu parigine o l’America delle gang etniche sono due esempi di tensioni etniche sfociate nella violenza che la storia dell’emigrazione conosce.  

In quest’ottica la costruzione di una società capace di accettare ed inglobare al suo interno le differenze culturali e religiose è il modo migliore per non gettare benzina sul fuoco, e quindi la creazione di una società Indifferente alle Differenze è ciò che Soqquadro auspica e desideriamo, con questa mostra, dichiarare quest’auspicio con chiarezza attraverso l’esposizione di opere che, anche simbolicamente, raccontino la necessità/opportunità di realizzazione di un mondo aperto alla tolleranza e non all’esclusione razzista.

Soqquadro Factory

Soqquadro Factory – 5/26 giugno 2010 – galleria Metamorfosi – Reggio Emilia


Artisti: Simone Boscolo, Francesco Granelli, Mana Greco, Irene Guerra Valentina Majer, Giovanni Mangiacapra, Andrea Mercedes Melocco, Cristina Messora, Patrizia Rampazzo, Andrea Scacciotti, Manuela Scannavini, Gloria Tranchida

Curatrice: Marina Zatta

Nel dizionario Zingarelli alla parola Soqquadro leggiamo: Confusione, scompiglio, grande disordine. La nostra associazione non è stata chiamata così a caso; effettivamente noi vogliamo non seguire le regole del mercato dell’arte, ma aprire i nostri spazi ad esposizioni di artisti nuovi ed innovativi, mescolare arte, cultura e sociale, annullare i confini tra le diverse arti ed i diversi linguaggi del pensiero. Vogliamo mettere a Soqquadro le regole dogmatiche che disciplinano la cultura chiudendola negli spazi a volte angusti che si formano nelle accademie, nelle università, nel mercato, nelle fiere d’arte, nei musei. Gli artisti di Soqquadro hanno spesso affrontato sfide espressive che esulavano dal loro campo ed invadevano quello del confronto sociale.
In questa mostra, Soqquadro espone dodici tra i suoi artisti più rappresentativi, diversi tra loro per tecnica e impronta artistica, ma uniti dalla ricerca stilistica ispirata all’arte astratta ed informale. L’astratto e l’informale sono tecniche che possono rappresentare una visione del mondo “sovversiva”, desiderosa di cambiare le regole per immaginare un mondo nuovo.

Frammenti

Frammenti – 4/10 settembre 2010 – galleria Vista – Roma


Artista: Luigi Profeta
Curatrice: Marina Zatta
Testo critico: Paolo Levi

La sperimentazione di Luigi Profeta si costruisce su geometrie nette e superfici polimateriche, che dividono lo spazio tramite sagome dai contorni precisi, contrassegnate da un colore o da un motivo specifico. Le cromie che appaiono in questi lavori sono forti, incisive, accostate in molti casi a lastre di materia metallica. Il suo comporre è sempre calibrato, ordinato e razionale - anche quando gli spazi appaiono gremiti di grovigli filiformi -  basandosi sulla dialettica tra forme e sostanze diverse, sull’alternanza di forme geometriche (cubi, parallelepipedi, sfere) che emergono in bassorilievo e, superfici piatte e monocrome, su cui elementi tessili giocano spesso di contrasto. Profeta rivela sapienza costruttiva negli accostamenti, dando vita a tensioni tra ordine e caos, tra istinto e ragione, dove anche parole e numeri diventano le tracce simboliche di un percorso laborioso e introspettivo, che si rivela nella testimonianza esplicitamente narrativa delle sue titolazioni. Le forme in cui si declina il suo percorso artistico ricordano le architetture primarie di certe costruzioni giocattolo, anche se qui nulla fa pensare a un intento ludico, né tanto meno al ritrovamento di un tempo perduto. Si tratta piuttosto di una ricognizione sulle origini della forma, e sulla purezza delle geometrie euclidee, esplorate come fonte primaria di comprensione delle regole che governano le forze della natura, e quindi anche come utopia di un apparato regolatore su cui ordinare i comportamenti umani. Partendo da questo dato, diventa chiaro, sul piano metaforico dell’avvertimento esistenziale, il senso di queste opere e la potenzialità comunicativa del loro messaggio : la ragione geometrica che si traduce in forma, materia e colore, è il filo d’Arianna capace di eludere le insidie dei labirinti dell’inconscio.
Paolo Levi

Riflessioni dell'artista:
Nel corso della storia si è parlato molto di arte.
Ai primi del ‘900 si pensava che l’arte avesse già detto tutto e non avrebbe avuto più nulla da dire.Il XX secolo ha smentito tutti, essendo stato forse il secolo più produttivo dal punto di vista artistico e sperimentale.
Io nel mio piccolo faccio un’arte che converge in un'unica direzione, pur adottande strade diverse, ed è lo scontro tra il conscio e l’inconscio, tra l’ordine e il caos, tra luce e tenebre,
parlo soprattutto a me stesso e quindi raggiungo anche gli altri,
perché seppur diversi i sentimenti umani siano gli stessi.
Dicevo i sentimenti dunque, come ispirazione per le mie  opere,
Sentimenti di gioia, di dolore, di amicizia, di delusioni, di ferite mai rimarginate e di grandi amori, tutto il contrario di tutto.
Posso darvi una piccola chiave di lettura per leggere le mie opere.
I cubetti, le semisfere, le corde, ( l’ordine ), rappresentano per me l’inconscio, mentre la sabbia, i sassi, i sacchi, le resine( il caos ) rappresentano invece il conscio.
Può sembrare strano, direte voi, rappresentare l’inconscio come una stanza in ordine, ma l’inconscio è la vera forza motrice, che ci spinge a vivere, i ricordi, le sensazioni,
le emozioni anche le più lontane e ( erroneamente ) dimenticate,  sono disposte in un ordine mentale che non è certo il caos ( chi fa battere il nostro cuore mentre dormiamo?),
per non parlare poi dei sogni ( solo apparentemente confusi), ma con un loro preciso significato.
Mentre il caos è per me il conscio. Un esempio banale è quando di fronte ad una difficoltà che ci obbliga ad agire nell’immediato, reagiamo in modo affrettato pur consapevoli del rischio, quindi per me il caos è il conscio ( il presente ).
I materiali che utilizzo, sono frutto di un’intensa ricerca che eseguo all’inizio di ogni mia opera.
Non esiste una mia opera dove non abbia elaborato ( magari per giorni ) che tipo di materiali e colori usare, a volte mi ritrovo alla sera quasi sfinito dalla mia ricerca mentale.
I materiali dicevo, sono il legno, i sassi, le corde, i sacchi, i cristalli, le resine, le polveri, ogni cubetto o semisfera che applico sulla  tela sono preparati e tagliati con grande cura.
Nelle mie opere cerco sempre di dare un senso di pulizia e ordine, anche quando “ devo “ rappresentare delle brutte sensazioni, pur utilizzando materiali che certo non mi aiutano in questo. Finisco dicendo che le mie opere sono per me catartiche e rappresentano sicuramente un mio vissuto, ma possono benissimo rappresentare il vissuto di molte altre persone;
spero di incontrarle.

Ritmi

Ritmi – 11/17 settembre 2010 – galleria Vista – Roma

Artisti: Tvrtko Buric, Cristina Cattaneo, Eslabia,  John,  Luigi Latino,  Mario Leonardi, Guido Marra, Rachele Mari Zanoli, Rosario Messina, Gianguido Oggeri Breda, Elisabetta Pogliani,  Giovanni Tarlao.

Curatrice: Marina Zatta

Soqquadro espone la mostra collettiva Ritmi curata da Marina Zatta e dedicata all’arte astratta ed informale.  Quante volte di fronte ad un’opera d’arte astratta abbiamo sentito dire: “ma cosa significa?”. E quante volte abbiamo sentito le persone cercare di leggere un quadro astratto cercando raffigurazioni figurative, così come fanno i bambini con le nuvole (guarda, quella somiglia ad un cane, e quella è la testa di un cavallo!). Per molte persone è difficile distaccarsi dalla necessità di vedere la raffigurazione di qualcosa di conosciuto in un quadro, nonostante le prime sperimentazioni di arte astratta risalgano ormai ai primi del ‘900. Con questa mostra vogliamo invitare le persone a porsi di fronte all’opera astratta od informale pensandola come se fosse una composizione musicale, cercandone i ritmi attraverso la visione dei pieni e dei vuoti, dei colori caldi e di quelli freddi, dall’uso della luce e dalla scelta della dimensione, utilizzati per ricercare un dialogo fondato sulle sensazioni, analogamente al musicista che utilizza le note, le crome, le semicrome, i bassi e gli acuti per invadere e trasportare l’anima di chi ascolta sui sentieri percorsi dall’anima del compositore. 

Bu-Io Not-Te

Bu-Io Not-Te – 18 settembre/1 ottobre 2010 – galleria Vista - Roma

Artisti: auroraliduo in trio (Damiana Emma, Andrea Lo Coco e Nicola Visotto), Giuseppe Di Forti, Aurora Del Rio, Luigi Maria Feriozzi, Christian Fogarolli, Yasmin Hassanin, Moma, Giuseppe Nicosia Di Fazio, Arlette Pasero, Sara Pieri, Giuseppe Sassone, Antonio Tommasini, Ramon Trinca, Ruediger Witcher

Curatrice: Marina Zatta

La mostra collettiva Bu-Io Not-Te è dedicata alle turpitudini dell’animo umano.

Cos’è la bontà, cos’è la cattiveria? Chi di noi può dirsi Giusto, chi Generoso, chi Ingiusto, chi Avaro? Siamo crudeli? Non lo siamo mai? Lo siamo a volte? Quali sono le vie che nella nostra anima ci spingono ad agire scorrettamente nei confronti degli altri? Quali sono le giustificazioni che diamo a noi stessi e al mondo? Patria, Famiglia, Dio? Ideologie? In nome di quali altissimi e nobili ideali celiamo le nostre brame di potere, denaro, sesso, protagonismo, fama, egocentrismo? E viceversa, quando lasciamo spazio ai nostri egoismi, è davvero la parte peggiore di noi quella che tiriamo fuori? O è solo la più sincera?

Grandi teologi, filosofi, intellettuali, poeti, letterati ed artisti hanno sondato ed esplorato la parte oscura della nostra anima. Soqquadro ha chiesto di farlo ai suoi artisti, per dare vita ad una mostra che indaghi con occhio spietato nelle debolezze umane, con lo stesso lucido distacco che ha un chirurgo mentre incide con il bisturi per estirpare un tumore, il tumore della nostra innocenza perduta.

Cinéma Cinéma

Cinéma Cinéma – 9 /23 ottobre 2010 galleria Tartaglia – Roma

Evento realizzato nella Giornata del Contemporaneo A.M.A.C.I.
(Ass. Musei di Arte Contemporanea Italiani)

Artisti: Ariela Böhm, Giovanni Mangiacapra, Andrea Mercedes Melocco, Cristina Messora, Roberto Pagnani, Angela Scappaticci e Gloria Tranchida

Curatrice Marina Zatta

Ottobre è il mese in cui Roma dedica al Cinema una prestigiosa vetrina, Soqquadro e i suoi artisti decidono di rendere omaggio alla settima arte dedicandole una mostra presso la prestigiosa galleria Tartaglia.

Ariela Böhm, Giovanni Mangiacapra, Andrea Mercedes Melocco, Cristina Messora, Roberto Pagnani, Angela Scappaticci e Gloria Tranchida, sette tra i più rappresentativi artisti di Soqquadro hanno appositamente elaborato alcune opere nelle quali hanno espresso le sensazioni che hanno ricavato da alcuni dei film che hanno maggiormente amato nella loro vita. I titoli delle opere sono stati tutti dedicati a titoli di film.

Opere astratte ed informali che vogliono raccontare le emozioni suscitate dal Cinema e non le trame dei film, una narrazione emotiva e non realistica. Gli artisti in mostra lavorano da anni su una gestualità astratto/informale, pur se con stilemi molto diversi tra loro. 

micro & MACRO

micro & MACRO – 13/26 novembre 2010 – galleria Vista - Roma

Artisti: Angela Caso, Rinaldo Cirillo, Giuliano Della Rovere, Silvia Infranco, Maria Carla Mancinelli, Andrea Paganini, Christian Riminucci, Irene Sanna, Andrea Zordan

Curatrice: Marina Zatta

Collaboratrici: Gloria Ceschin, Gemma Guirado Robles, Yasmin Mohamed Samir, 
Alessandra Parrella, Mara Valente

Testo critico: Carla Melandri

Che cosa sarebbe la Gioconda se fosse enorme? E i quadri di Pollock se fossero minuscoli? La dimensione dell’opera è uno dei fattori importanti nella concezione narrativa dell’opera d’arte..

Nessuno potrebbe innamorarsi di Raskolnikov se Delitto e Castigo fosse un libello di poche pagine e, allo stesso modo, la dolcezza minimalista ed eterea di un Haiku sarebbe nulla se si trattasse di un’opera in due volumi. Le opere programmatiche della modernità, poi, si sono sempre fondate sulle loro dimensioni: Il Quarto Stato, ad esempio, ha la grandezza di un’idea rivoluzionaria che avanza, quasi a dimensione reale, a sconvolgere la quieta esistenza borghese degli osservatori; Le Demoiselle d’Avignon, invece, con la loro vastità proclamano con impertinenza e a gran voce il loro ruolo di passaggio dall'antico al moderno; le opere di Pollock sono grandi come il mondo che vi si nasconde dentro; le ultime ninfee di Monet non sono ninfee, ma disegni di una immensità vaga e indefinita. D’altro canto Impression, soleil levant di Monet o il Blaue Reiter di Kandinsky, nella loro piccolezza fisica, racchiudono una carica creativa e rivoluzionaria di violenta tensione deformante, che li ha portati a sconvolgere tutti i canoni precostituiti di pittura dando vita- e nome- ai rispettivi movimenti artistici. Guernica è di una dimensione direttamente proporzionale all'orrore che denuncia, uno spazio immenso in cui l’esplosione è portata dentro la forma, ripetendola all'infinito sulla tela. Ma succede a volte che infinitamente piccolo e infinitamente grande si possano incontrare in opere come La Grand-Jatte di Seurat i cui i puntini, rappresentanti di un infinito microscopico, si uniscono a creare un universo iconografico macroscopico. micro e Macro come dichiarazioni di poetica, dunque, come politica, come rivoluzione, come due componenti dello stesso universo.

Effetto Farfalla

Effetto Farfalla – 20/27 novembre 2010 – Casa Internazionale delle Donne - Roma

Artisti: Patrizia Barnato, Andrea Barracu, Matteo Consolini, Jamaica Corridori, Ileana Di Damaso, Ilaria Dolino, Maurizio Farina, Giusy Geraci, Maria Elena Giannobile, Eleonora Magalotti, Rachele Mari-Zanoli, Stefania Milazzo, Paola Pellegrino, Emanuela Petrini, Elena Prosperi, Francesca Rais, Stefania Scala, Maria Antonietta Scarfone

Curatrice: Michela Melis

Il progetto prende le mosse dalla massima: “Un battito d’ali in Amazzonia può generare un uragano a New York”.  Quest’affascinante principio, che fa parte della teoria del Caos, ci invita a fare una riflessione su ciò che ci accade ogni giorno. Attimi e decisioni che ci appaiono insignificanti, irrilevanti, nel disegno complesso della nostra vita, fatto di continui rimandi e deviazioni, divengono camere di risonanza che modificano per sempre ciò che sarebbe potuto essere. La stessa forza inesorabile e necessaria è espressa dalle donne, che incedono nella realtà con fare deciso e sicuro, ma con la delicata potenza che solo l’animo femminile può generare. L’esposizione vuole essere un omaggio e un richiamo a quel quotidiano modo di essere donna che le permette di modificare e migliorare il mondo!

Confronti

Confronti – mostra bi-personale di Francesca Betti e Angela Scappaticci
11/22dicembre 2010 –  galleria Vista – Roma


Artiste: Francesca Betti, Angela Scappaticci

Curatrice: Marina Zatta


In quest’esposizione vengono contrapposte due concezioni totalmente diverse della pittura, le due artiste infatti operano nel campo dell’arte utilizzando linguaggi, stili e tecniche completamente diversi tra loro.

Il lavoro di Francesca Betti parte da una caratteristica decisamente figurativa, stile su cui lavora da diversi anni con risultati di grande livello sia nella tecnica che nella capacità di narrazione. In questa mostra espone i suoi ultimi lavori realizzati su lastre di vetro, materia con cui è riuscita ad ottenere un effetto di estrema leggerezza delle figure dipinte che sembrano in questo modo essere sospese nel vuoto; il risultato sono opere di grande tenuità che portano le spettatore in un mondo trasparente, luminoso e volatile, una narrazione che, se paragonata ad un elemento naturale, potremmo senza dubbio collegare all’ARIA.

Il lavoro di Angela Scappaticci è contrario e complementare a quello di Francesca Betti: astratto quanto l’altro è figurativo ed improntato ad un uso forte e possente della materia lavorata con la tecnica del cretto che richiama il forte sapore della TERRA riarsa e screpolata. Angela esplora il territorio della materia che emerge dal quadro da molti anni ed ha oramai raggiunto un’esperienza tecnica di alto livello, unita a una connotazione narrativa con cui esprime spesso tematiche legate al sociale. In questa mostra espone lavori bianchi contrapposti ad altri neri, con due sole mediazioni di opere grigie. Una scelta di grande rigore che, prediligendo i “colori non colorati” tende a sottolineare la determinante della materia nella creazione artistica della Scappaticci. 

Il Fantastico e la Meraviglia

Il Fantastico e la Meraviglia – 22 dicembre 2010/9 gennaio 2011 – Golden Circus - Roma

Artisti: Anna Maria Basile, Araba, Giovanna Benigno, Enrico Bonetto, Matteo Costanzo, Alessandra De Sanctis, Maurizio Farina, Beppe Francesconi, Giusy Geraci, Carlo Grosso, Giuliano Iori e Patrizia Rampazzo, Michelino Iorizzo, Rachele Mari-Zanoli, Cristina Messora, Michelangelo Miani, Roberto Pagnani, Roberta Peverelli, Giuseppe Ravizzotti, Giuseppe Ribechi, Christian Riminucci, Maria Luisa Sabato, Andrea Scacciotti, Angela Scappaticci, Anna Maria Staccini, Ferdinando Sorbo, Maurizio Yorck, Ivano Zanetti, Elisa Zini, Andrea Zordan

Curatori: Marina Zatta e Riccardo Tartaglia

Collaboratrice: Mara Valente

In collaborazione con la galleria Tartaglia Arte

“Molti anni dopo, davanti al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendìa si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio".
Questo è l’incipit del romanzo che valse il premio nobel a Gabriel Garcia Marquez, Cent’anni di Solitudine. Chi è il colonnello Buendia? Perché sta per morire? La suggestione di un ricordo d'infanzia magico, quasi fiabesco, fa da contrappunto alla disperazione della circostanza attuale. Spesso i ricordi della nostra infanzia giungono inaspettati a darci sollievo nelle circostanze dolorose o difficili della nostra vita adulta; non sempre questi ricordi sono vividi, a volte sono solo delle sensazioni di una vita spensierata, a volte invece sono ricordi precisi; a volte li abbiamo ritoccati col tempo fino a trasformarli, a volte sono lo specchio esatto della realtà di un avvenimento. In ogni caso, in ciascuno di noi c’è un bambino che ha sognato, fantasticato e si è meravigliato della scoperta del mondo circostante. Una tra le meraviglie più grandi della nostra infanzia è senza dubbio legata a quando i nostri genitori ci hanno portato al Circo per la prima volta. Così come il colonnello Aureliano Buendìa rimase tanto meravigliato dalla scoperta del ghiaccio da far riemergere quel ricordo molti anni dopo, davanti al plotone di esecuzione allo stesso modo le nostre meraviglie riemergono nei momenti più diversi della nostra vita. Il Circo, in quest’ottica, è la quintessenza della MERAVIGLIA: uomini che volano, tigri docili come agnelli, giocolieri, clown, lustrini e paillette, animali esotici di ogni tipo, tutto questo agli occhi di un bambino non può che sembrare magia e imprimere nel suo immaginario il senso ultimo, globale, definitivo e sublime significato della parola FANTASTICO. Richiamandoci a quest’idea abbiamo chiesto agli artisti dell’Associazione Culturale Soqquadro e della galleria Tartaglia Arte di elaborare per questa mostra delle opere, realizzate appositamente, che siano la narrazione dei loro ricordi d’infanzia legati al Circo, delle atmosfere che aleggiano nel loro spirito dal giorno in cui, grazie alla maestria degli artisti circensi, hanno scoperto il significato della parola Fantastico attraverso lo sgorgare nell'anima della Meraviglia. Una narrazione emotiva, che non dovrà necessariamente essere rappresentativa sul piano figurativo, ma più profonda, una ricerca e una rappresentazione emozionale.

Sacralità e Tolleranza

Sacralità e Tolleranza – 23 dicembre 2010/7 gennaio 2011 – galleria Vista – Roma


Artisti: Alessandro Angiovini, Anna Maria Basile, Aldo Berardi, Giancarlo Caporali,  Simone Casini, Laura Costantino, Alessandra Lampiasi , Fabrizio Paoletti, Maurizio Piccirillo, Banafsheh Rahmani, Giuliana Silvestrini, Davide Simiele, Altin Toska, Massimo Totolo

Curatrice: Marina Zatta

Collaboratrici: Gloria Ceschin, Gemma Guirado Robles, Yasmin Mohamed Samir, Alessandra Parrella, Mara Valente

La mostra è realizzata nel periodo natalizio e si propone di esplorare le tematiche legate al divino e al senso dell’anima nella società. In un momento storico in cui le religioni tentano con forza, a volte persino con la violenza, di riconquistare spazi culturalmente perduti contrapponendosi all’analisi pragmatica della laicità, una riflessione artistica e intellettuale sul senso profondo della religiosità, più che delle religioni, può aprire degli spazi di riflessione. La società moderna è sempre più globalizzata e cosmopolita e questo richiede necessariamente la capacità di confrontarsi tra differenti culture e tra sensibilità legate a visioni religiose e degli spazi dell’anima diversi tra loro. Ovviamente, l’Arte oggi utilizza molteplici linguaggi narrativi e di conseguenza le opere che saranno esposte non rappresenteranno necessariamente il tema con stilemi figurativi, ma esprimeranno il concetto del divino e dell’umano nei vari linguaggi artistici e con tutte le tecniche.