Francesca Bianchi

Francesca Bianchi nasce a Volterra (PI) il 10 Gennaio 1985. Si appassiona sin da piccola alla fotografia, seguendo le orme del “babbo” appassionato di fotografia e camera oscura. Dopo la maturità conseguita all'Istituto Statale d’Arte - indirizzo disegno industriale - oreficeria, si dedica alla fotografia artistica con successo e alla creazione di gioielli e lampade in carta colorata.
Partecipa con passione ed entusiasmo a molti concorsi e mostre fotografiche, esponendo dal 2006 ottenendo riconoscimenti e premi.

Recenti Esposizioni:

2014: “Vanity Un Fair”,  Crypt Gallery, ST. Pancras Churc, Londra
1° Biennale della Creatività in Italia , Palaexpo, Verona, presentazione Vittorio Sgarbi
2013: “small&LARGE”, Vibe Gallery, - Tower Bridge Business Complex, Londra
“Colors, Materials, Signs”, Vibe Gallery, Tower Bridge Business Complex, Londra
2012: Mostra fotografica, Galleria Metamorfosi, Reggio Emilia
“Soqquadro Factory” , Galleria Elle, Preganziol (TV)
2010 – 2004: numerose mostre fotografiche collettive con il gruppo fotografico G.I.A.N. Volterra.
2011:  I edizione dell'evento: Sulle Orme di Quo Vadis, mostra personale, Montecatini V.C.
2011 – 2012: Mostra fotografica, galleria Vista, Roma


Riconoscimenti:

2010: Contest on-line Scattomania Fotonetwork Notturno: fotografiamo la notte. Primo premio.
2009: I° concorso fotografico Il mondo dei fiori organizzato da Associazione Le Fonti, Cottanello (RI). Attestato di partecipazione.
I° concorso fotografico Scatta il Palio, manifestazione del palio storico di Pomarance. Fotografia segnalata.
II° edizione concorso fotografico Logosconfusione a Volterra. Secondo premio.
Premio biennale d’arte “Aurelio Galleppini” organizzato da Associazione Mosaico di Chiavari. Secondo premio.
2008: II° edizione concorso fotografico Volterra Gusto a Volterra. Fotografia segnalata
2007: I° edizione concorso fotografico Volterra Gusto a Volterra. Fotografia segnalata.
2006: I° edizione concorso fotografico Logosconfusione a Volterrra. Primo premio.

Esperienze sul campo:

2010: Fotografo ufficiale di diversi eventi
2009: Fotografo ufficiale del backstage e sfilata di moda: “Le bandiere della Moda II” organizzato da Almadesign Creative Studio, Firenze.
Fotografo ufficiale del backstage e sfilata di moda: “Full of life” organizzato da Almadesign Creative Studio, Firenze

 

Incantato e incantevole, questo è lo sguardo che Francesca Bianchi lancia intorno a sé. Nelle sue foto troviamo fumo che si dissolve, gocce che si espandono, mani che sfiorano rose appassite, ogni scatto di Francesca è un breve viaggio poetico, la visione dell’inafferrabile che ci circonda, che lambiamo senza vedere, che fa parte di noi senza consapevolezza, che è fuori e accanto a noi, di cui non avvertiamo il rumore, l’odore, la presenza, pur tuttavia conoscendone l’esistenza, concretamente, realmente.

Francesca Bianchi ritrova per noi l’attimo, l’eterno fuggevole, qualcosa che si rinnova nel suo finire, che si replica nel suo morire.

Un lieve palpito della luce che percuote l’ombra, istanti vitali di cui possiamo solo intravedere la forma ma di cui conosciamo benissimo la sostanza, momenti di esistenza concreta e ineffabile, che racchiudiamo in una sola parola che narra tutta la vita: Poesia

Francesca afferra la Realtà e la pospone nel Sogno, afferra il Sogno e lo imprime nella Realtà.

Le sue foto racchiudono la nostra anima bambina e i nostri desideri adulti, ciò che eravamo, ciò che vorremmo essere. Nei suoi scatti c’è l’immortalità della transitorietà, il nostro Destino Mortale, il nostro Destino Vitale. Ogni immagine che Francesca ci propone ci parla della nostra esistenza nella sua futile eternità, nella sua penetrante provvisorietà. E’ in questo gioco di dualismo, nel continuo cercare e ri-creare ciò che ora c’è e tra un attimo non c’è più, ciò che ora non esiste e tra un attimo sarà, che Francesca ci trascina verso lidi ignoti e conosciuti, verso l’oggi dei nostri ieri e dei nostri domani.

Vediamo con i suoi occhi e troviamo ciò che è nei nostri sguardi da secoli, ciò che ci spaventa e ci rassicura, quello che non sappiamo come descrivere, ma sappiamo benissimo che c’è.

Francesca ci mostra l’Eterno nell’incertezza del vivere, ci ricorda ciò che siamo, carne e sangue, ci ricorda che ciò saremo, polvere nel vento. Ci fa ri-trovare la Vita attraverso la paura della Morte.

Ci ricorda che siamo un ciclo, tutt’uno con ciò che nasce e ciò che svanisce, che i nostri attimi sono la nostra intera esistenza. Francesca ci regala il ricordo della necessità di respirare, di donarci la meraviglia dell’orizzonte, di vedere l’infinito, per divenire infinito.

Francesca ci ricorda di Vivere e, per farlo, di Esistere.

Marina Zatta