Luca Catellani

Luca Catellani, nasce nel 1970 a Reggio Emilia, città in cui tuttora vive e lavora.
Artista visuale, inizia la personale sperimentazione fotografica nel 1990, avvicinandosi ai primi tentativi di digital art nel 1995 grazie al suo primo PC, un Olivetti Envision P75. Attualmente il suo campo d'azione spazia dalla fotografia creativa, la digital art, il light painting, fino alle sperimentazioni grafiche in cui la fotografia/opera digitale opera da semplice supporto.
Fortemente attratto dalle rappresentazioni oniriche e non convenzionali della mente umana, dalle tensioni interiori e dalle pulsioni ataviche che alimentano il nostro immaginario, tematiche ritrovabili nella propria produzione artistica e fotografica.

Esposizioni recenti:
2014:
Luci d'Inverno, Fornasiero Gioielli, Finale Ligure (SV)
Luci d'Inverno, Hotel Sirio, Ivrea (TO)
Nella casa dell'Ariosto, Complesso Monumentale del Mauriziano, Reggio Emilia
Controcanto, Chiesa di S. Marta, Agliè (TO)
Confronti Astrattismo/Realismo, Art-Expertise, Firenze
Digital Fusion, Università di Modena e Reggio Emilia (RE)
2013:
13° Premio Arte F. Bertazzoni, Fondazione F. Bertazzoni, Suzzara (MN)
Nella Torre e in Altri Luoghi, Torre dell'Orologio, S. Polo d'Enza (RE)
Galleria d'Arte a cielo aperto, vicolo Arcipretura e piazza Casotti, Reggio Emilia
Fantasya, Palazzo dei Priori, Colle di Val d'Elsa (SI)
Nella casa dell'Ariosto, Complesso Monumentale del Mauriziano (RE)
Frames , CS Art Vetrina, Reggio Emilia
Pop D'Art, D'Art Visual Gallery, Menaggio (CO)
2012:
Riso d'Artista, CS Art Vetrina, Reggio Emilia
Silver Screen, Paggeria Arte, Sassuolo (MO)
Sakura – Basquiat, Scandiano (RE)
Premio Internazionale "Il Segno",  Palazzo Zenobio, Venezia
ArtEmergenza, Atelier ViaDueGobbiTre, Reggio Emilia
ThanatEros , Galleria d'Arte Fantomars, Bologna
2011:
ThanatEros, CeRiDo, Fiumicello (UD)
Dreams & Visions, CeRiDo, Fiumicello (UD)
ThanatEros, Associazione Seghizzi, Gorizia,
ThanatEros , U-Turn, Napoli
L'amour Fou, Galleria d'Arte Fantomars, Bologna
2010:
Kelesis - Fotografia Europea 2010 - Villa Giulia, S. Ilario d'Enza (RE)
Aprile Dolce Dormire, Galleria d'Arte Fantomars, Bologna
ThanatEros @ Crash!, Palazzo Agostani, Pisa
2009:
Nuda Proprietà, Galleria d'Arte Fantomars , Bologna
ThanatEros - Ginga Art Cafè, Bologna
ThanatEros @ Creativity Expo, Corte in Fiore, Ardea (RM)

 

Dietro le apparenze: non basta guardare … 

Per poter raccontare  il lavoro di Luca Catellani c’è bisogno di più di una semplice visione d’insieme delle sue immagini. Si tratta di raffigurazioni che possono non incontrare il gusto comune, e di questo è consapevole lo stesso artista, che invita a non soffermarsi sulla prima impressione, ma andare in profondità, scorgere quello che si cela dietro, ciò da cui sono scaturite le sue visioni, esplorando emozioni non necessariamente positive ma, più di ogni altra cosa, reali.

Siamo di fronte a scatti fotografici che implicano il porsi delle domande: a cosa l’artista si è ispirato? Perché ha voluto rappresentare quel tema? Perché in quel modo? Cosa vuole trasmettere? Sono domande a cui l’autore non dà palesi risposte, giacché è nell’immaginario di ognuno che risiede la spiegazione, e la bellezza, delle sue opere.

Alcune fotografie rappresentano temi molti potenti, egli stesso si definisce affascinato dalle tensioni interiori, dai moti dell’anima e questo sfocia nella rappresentazione e fascinazione per temi come l’eros o la morte. Teschi, alberi solitari nel buio della notte, animali, figure evanescenti come fantasmi, realizzati con  un imprescindibile bianco e nero, che rende perfettamente l’oscurità delle tenebre e pone in evidenza il soggetto attraverso la luce bianca, abbagliante, del flash. Sono fotografie dure, reali, in cui a fare da protagonista è l’inquietudine, la sofferenza, che può essere mentale in opere come “Damnatio-memorie” o “Goethia”, oppure un vero e proprio dolore fisico, come nella rappresentazione di Cristo, grondante del sangue dovuto alla corona di spine, nella fotografia intitolata “ Your passion”. 

Da poetiche così potenti, Luca Catellani passa a temi diametralmente opposti in cui protagonista è una ballerina, con tutta la leggiadria delle sue pose, con il bianco candido del tutù, immersa in paesaggi che sono veri e propri coprotagonisti della scena. Il bianco e nero è sempre la tecnica necessaria e coerente che l’artista utilizza, ma in questo caso ha perso la narrazione drammatica, per aprirsi ad una luminosità maggiore, che caratterizza spazi aperti, scelti come set fotografico.

La stessa ballerina la troviamo anche rappresentata in un interno fortemente caratteristico, in cui la conformazione architettonica, le strutture murarie, gli elementi “d’arredo” giocano un ruolo principale. Le sole colonne di un luogo spoglio, abbandonato, murales e scritte che colmano muri troppi bianchi, una macchina dimenticata, tutto gioca a rendere fortemente espressive queste fotografie, che evidenziano una grande fascinazione visiva.

Di particolare interesse risultano essere le opere della serie “Beautiful people” in cui l’unicità della narrazione poetica scaturisce dalle tecniche utilizzate. Immagini sotto o sovraesposte, sfocature che intrigano l’osservazione, invitandolo a ricercare elementi nascosti, a guardare con maggiore cura, in un gioco di successivi di-svelamenti con cui l’artista cattura lo spettatore .

Il lavoro di Luca Catellani non è fatto per essere colto immediatamente, non si presta ad uno sguardo fugace, siamo sempre di fronte ad  un lavoro esplorativo, di indagine, ricerca, analisi, di atmosfere e sentimenti, sempre, per ogni singolo scatto, per ogni unico scatto.
Silvia Cicio