Maria Carla Mancinelli

Personali:

2012 Il tempo e lo spazio Palazzo Orsini, Bomarzo (Roma)
2011 Strade del sogno - Enoteca Vi(ci)no, Roma
2010 Un cuore diverso - Galleria Opera Unica, Roma
Percorsi invisibili Case Grifoni, Cerveteri - manifestazione “Etruria Eco Festival 2010”

Collettive:
2014 Im not superstitiosus - Villa Bondi, Marina di Pisa
2013 I paesaggi dell’anima – Palazzo Toledo, Pozzuoli
Premio Art Abitart, Abitart Hotel, Roma,
Teramo Selection Premio Art Caffè Letterario - Sale espositive del Comune, Teramo
Inthebox All Sessions - Lanificio Cucina, Roma
Colori, materie, segni - Spazio Arte Castello, Torino
Le città invisibili - Galleria Collezione Saman, Roma,
small & LARGE nell’ambito dell’Italian Art Festival, Vibe Gallery, Londra
OpenARTmarket - Fonderia delle Arti, Roma
2012  Inthebox - Galleria Margini & Segni, Bracciano (Roma)
Premio Art Caffè Letterario, Caffè Letterario, Roma
1 Art Day - Casa d’Aste Bloomsbury Auctions, Roma
La Materia Ri-Nata VI e VII edizione – Consorzio CAE 2.0, Ex Mattatoio Modulo M4, Roma
Carta & cartone… a tiratura limitata nell’ambito di “Roma in carta e cartone” a cura di Comieco – Laborars, Roma
Il tempo e lo spazio – Galleria Vista, Roma
fiera Artegenova 2012 - Sezione Under 5000, Genova
Lagunarte – Studio Fondazione Xante Battaglia, Venezia 31 dicembre 2011 – 14 gennaio 2012
Bijoux Noel - Galleria Artidec, Bracciano (Rm)
2011 MariaCarlaCarlaCarlaMaria – Galleria M&S Margini e Segni,  Bracciano (Rm)
Ma…Donne – Galleria Vista, Roma, evento inserito nella 7° Giornata del Contemporaneo dell’A.M.A.C.I. – Ass. Musei di Arte Contemporanea Italiani
La Materia Ri-Nata nell’ambito della manifestazione “Etruria Eco Festival 2011” – Sala Ruspoli, Cerveteri (Roma)
La Materia Ri-Nata – Sala Ruspoli, Cerveteri (Roma)
I ragazzi degli anni ’10 – Chiostro degli Agostiniani, Bracciano (Rm); Galleria Saman, Roma
Invisibili – Galleria Artidec, Bracciano (Rm)
Colori, materie, segni – Galleria Vista, Roma
micro & MACRO – Galleria Metamorfosi, Reggio Emilia
Guardando l’Africa II edizione – Galleria GARD, Roma
2010 AvantGARDRetro Retrospettiva di arte contemporanea - Galleria GARD, Roma
micro & MACRO – Galleria Vista, Roma
mostra finalisti premio Massenzio Arte 2010 – Istituto Superiore Antincendi, Roma
(Sc)ARTI in mostra - Chiesa di S. Domenico – Urban Center, Ravenna
serata-evento in favore di Amref Italia Underground musica_ad_arte - Rising Love, Roma
(Sc)ARTI in mostra – Carcere Borbonico di Avellino, a cura della Provincia di Avellino - Assessorato all’Ambiente
La Materia Ri-Nata - Galleria GARD, Roma 7 - 23 aprile 2010
2009  AvantGARDRetro Retrospettiva di arte contemporanea  - Galleria GARD, Roma
Il Virus Dell'Arte - Galleria GARD, Roma
…Magnani, Mangano, Morante… Ritratti di donne del ‘900 – Centro Studi Cappella Orsini, Roma
Riciclo Arte Ricostruzione (II tappa esterna). Adotta una “bottega” in Abruzzo – Museo Comunale, Cocullo
Riciclo Arte Ricostruzione (I tappa esterna). Adotta una “bottega” in Abruzzo – Museo Comunale, Ponza
Riciclo Arte Ricostruzione (seconda parte). Adotta una “bottega” in Abruzzo - Galleria GARD, Roma
La Materia Ri-Nata – Galleria GARD, Roma

 

Il visibile e l’invisibile: le opere di Maria Carla Mancinelli

Osservando il lavoro di Maria Carla Mancinelli risulta evidente come le sue opere siano il frutto di più esperienze, di diverse ricerche eseguite, di studi e letture che hanno accompagnato il suo percorso formativo. Questo risulta evidente nei molteplici richiami ad altri artisti che Maria Carla evoca, pur esprimendo una sua visione personale e originale, come ad esempio nella serie “Città invisibili” in cui il richiamo ad Italo Calvino non è presente solo nel titolo, ma diviene ricerca evocativa e rappresentativa.

Calvino fa descrivere, da Marco Polo all’imperatore, le città del suo impero, basandosi sulla realtà, e al contempo utilizzando la fantasia, l'invenzione creativa; allo stesso modo Maria Carla raffigura architetture appena delineate, evanescenti, immaginarie e immaginate, che accennano a strutture reali attraverso le geometrie e la precisione delle linee, che ricordano elementi di un paesaggio, ma inserito in una realtà altra, creata dalle e nelle visioni dell'artista. Per raggiungere il suo obbiettivo Calvino fornisce diversi raggruppamenti alla struttura dell’opera, in modo che il lettore possa sentirsi libero di scegliere il più idoneo per sé. Nelle opere di Maria Carla, i percorsi non sono solamente quelli impossibili, i vicoli ciechi che si creano tra le delineazioni delle città, ma sono difficoltosi e intricati, perché creati con l’utilizzo e sovrapposizione di diverse materie, carta, legno, stoffa, che la pittrice utilizza spesso e che, in questo caso, costruiscono, materialmente oltre che idealmente, i tragitti che si formano nella nostra mente, le traiettorie delle idee, i labirinti in cui si perde l’immaginazione, un richiamo al mondo onirico.

Dalla profonda conoscenza e interesse che nutre per Paul Klee, Maria Carla costruisce la tendenza all’astrattismo dei suoi lavori, che riscrivono il paesaggio e la figura elaborandoli con forme elementari, geometrie, sovrapposizione di strati di materie, selezione di colori naturali che, nella loro essenzialità di pigmentazione, divengono quasi dei non colori, cromie che, pur elaborando sfumature diversificate, tendono idealmente al monocromo, superato e narrato, con una visione totalmente originale, con evanescenze e sfumature che rimandano a mondi interiori, arrivando a lambire, a confondersi, a corteggiare l’astrazione.

Nella rappresentazione della figura umana Maria Carla Mancinelli persegue la sintesi, la forma essenziale, ritraendola a volte fino allo scheletro e stilizzandola con la linea pura. I materiali utilizzati sono fortemente incisivi, legno, cemento, ferro, e creano un forte stilema narrativo, che si esprime nell'ossimoro contrasto/complementarietà, tra la ricerca potente e contemporanea della mescolanza delle materie, e una raffigurazione di segni minimali, arcaici. Figure isolate o raggruppate, che rappresentano se stesse, o evidenziano un dettaglio del proprio essere, come in “Un cuore diverso” o nel “ Il dubbio dello sguardo”. Tratti quasi primitivi che costruiscono, conducono e sfociano in opere in cui la narrazione è tribale, con chiari riferimenti alla scultura africana, di cui un esempio è l’opera intitolata “ La danza delle spose”.

Paul Klee diceva “ L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è”  e Maria Carla questo riesce a fare nelle sue opere, immobilizza battiti dell'anima, fotografa  emozioni, evoca l'onirico. Il reale è irreale, ciò che non è visibile c’è, è presente e viene suscitato, invocato e poetizzato, ai nostri occhi e al primigenio esistere. Opere come “La fine della prima storia”, “Complicazioni”, “In silenzio”, lasciano immaginare qualsiasi cosa vi è possibile vedere, consentono di rispecchiarsi nella sensazione dichiarata nel titolo, con forme minimali, capaci di parlare alla nostra coscienza adulta, conscia e moderna e, contemporaneamente, a quella bambina, inconscia e ancestrale.
Silvia Cicio